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Con l’atteso rientro tra i banchi di scuola, anche al Centro Diurno l’Arca abbiamo ripreso le attività a pieno regime.

Durante l’estate abbiamo cercato di coinvolgere i nostri bambini e ragazzi in diverse occasioni e attività.

Le giornate al lago sono state le più apprezzate. Nonostante i limiti, infatti, siamo riusciti a stare in compagnia, divertendoci e sperimentando nuovi giochi.

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci ha messo di fronte ad una nuova sfida, chiedendoci di cambiare le nostre abitudini e le modalità con cui viviamo il centro.

Sicuramente, però, non ha cambiato le relazioni tra noi educatori e i ragazzi, che è uno dei nostri obiettivi principali.

Inizialmente è stato difficile riuscire ad applicare le nuove regole.

Non potersi più abbracciare.

Non poter più vivere la condivisione all’interno del centro.

Ma, come spesso diciamo, sono proprio i nostri bambini e ragazzi ad insegnarci la bellezza del cambiamento, nonostante le difficoltà.

Come M., che ha deciso di raccontarci il suo cambiamento, il passaggio dal suo paese di origine all’Italia.

Io vengo dal Marocco. Lì vivevo in una grande città.

Sono venuto in Italia per raggiungere il mio papà, insieme alla mia mamma e ai miei due fratelli.

Io sono il più piccolo della famiglia.

Nonostante il mio paese fosse più grande. qua a Storo posso trovare molte cose con più semplicità.

All’inizio ho fatto un po’ fatica a trovare degli amici, ma con il tempo sono riuscito a trovarli.

Qua al centro diurno mi hanno accolto subito.

Mi trovo bene con i miei compagni e con le operatrici.

Tutti sono sempre disponibili ad ascoltarmi ed aiutarmi.

Saremo felici o saremo tristi … che importa? Saremo uno acconto all’altra, è questo l’essenziale.

L’equipe del centro diurno l’Arca di Storo