Con l’inizio dell’autunno e dell’anno scolastico si sono modificati i ritmi anche al centro “il Cortile”.
No, non siamo andati in letargo come fanno gli orsi, gli scoiattoli o i ghiri! Abbiamo invece rimodulato i nostri orari per accogliere bambini e bambine dopo l’ultimo “drin drin” della campanella. Dopo un gustoso momento conviviale, organizziamo i nostri pomeriggi assieme.
Al Cortile ci impegniamo soprattutto nel promuovere il benessere e la bellezza delle esperienze in gruppo. Per questo abbiamo organizzato attività di gioco diverse ogni giorno. Proponiamo laboratori artistici, esperimenti con il Magic Box o uscite sui parchi di Rovereto. Sui ripiani delle librerie del nostro salone abbiamo anche tantissimi giochi in scatola e libri.
Noi educatori crediamo anche importante parlare il linguaggio dei nostri ragazzi. Favoriamo infatti processi di crescita ed apprendimento di competenze sociali anche attraverso l’utilizzo degli schermi digitali.
“Nativi digitali”, “Generazione Z”, “Generazione Alpha”… che cosa significa?
Spiegarlo richiederebbe molto tempo, ma una delle caratteristiche è che fin dai primi anni di vita i bambini si abituano ad utilizzare dispositivi mobili, internet, videogames ed altri strumenti di intelligenza artificiale.
Parlarne con loro è importante per accompagnarli nel loro processo di crescita, stimolare le loro capacità ma anche proteggerli dai rischi della rete (cyberbullismo, grooming o internet addiction).
Ma tutti i videogiochi sono adatti a bambini e ragazzi? La risposta ovviamente è NO. Come ci sono film e serie tv che sono sconsigliate ai minori, così ci sono giochi adatti a determinate fasce d’età. In questo ci viene in aiuto uno strumento molto semplice ed utile: il PEGI, che fornisce una classificazione dei videogiochi in base all’età in 38 paesi europei. Esamina e conferma l’idoneità di un gioco sulla base dell’età e non del livello di difficoltà.
Come adulti di riferimento, li accompagniamo a scegliere quello che è meglio per la loro crescita, collaborando con i loro genitori e informandoci, consultando pubblicazioni in materie, come ad esempio i testi di Tisseron o Pellai.
E voi? Ne parlate con i vostri figli o ai bambini a cui volete bene?
L’equipe del centro Il Cortile