Per i ragazzi dell’istituto Opera Armida Barelli di Rovereto si è da poco conclusa la fase Accoglienza del progetto ItaliaEducante.
La possibilità di tornare a svolgere attività in presenza ha reso le attività ancora più coinvolgenti e partecipate, stimolando sempre più la voglia di lavorare insieme.
Durante tutto il percorso abbiamo attivato modalità di lavoro che interpellassero direttamente gli studenti, portandoli a riflettere sul loro stare in classe come singoli e come membri di un gruppo.
Abbiamo stimolato la conoscenza approfondita e reciproca dei ragazzi, per far emergere dinamiche e curiosità che erano rimaste sopite durante i primi mesi di scuola.
Durante il primo incontro, si è riflettuto sui consigli e sulle regole per stare bene con i compagni e con i professori. I ragazzi hanno potuto infatti esprimersi e discutere quali fattori fossero importanti per il benessere del gruppo. Abbiamo fatto emergere cosa funziona e cosa andrebbe modificato all’interno della classe. Abbiamo poi avviato un dibattito per trovare risposte pratiche ai problemi emersi. L’obiettivo era quello di favorire la costruzione di un clima sereno e collaborativo che persista durante l’anno.
Nel secondo incontro abbiamo proposto un role play riguardante i sogni e le aspirazioni future dei ragazzi. Calandosi in personaggi delineati dagli alunni stessi e aventi caratteristiche sia reali sia immaginarie, si è potuta costruire una riflessione sulle competenze e capacità ritenute importanti per la propria crescita personale e professionale. Al contempo gli alunni hanno avuto la possibilità di confrontarsi e spiegare ai compagni i propri sogni e idee, facendo emergere episodi legati al proprio vissuto personale ed alla propria infanzia.
Nell’ultimo incontro le classi hanno affrontato dei dibattiti a squadre su temi di attualità, verso i quali hanno sviluppato un pensiero ed uno sguardo critico. Dopo essersi documentati sulle tematiche proposte, gli alunni si sono sfidati discutendo ed argomentando posizioni che, non necessariamente, corrispondevano al loro pensiero personale. In questa “gara retorica” i ragazzi hanno potuto lavorare sia sulle proprie capacità argomentative sia sul modo di interagire con i compagni. Modalità di relazione fondate sull’ascolto e il rispetto reciproco sono infatti state fondamentali per la riuscita del dibattito
Ogni alunno ha dato il proprio contributo al lavoro proposto, in un clima sereno e non giudicante.
L’equipe del progetto ItaliaEducante