Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in questo scritto di san Leonardo Murialdo dove si impegna a fare della sua vita un continuo atto d’amore.
Lodevole è il suo desiderio di rispondere con l’amore all’Amore di Dio che per primo ama l’umanità. Si preoccupa di ogni singola realtà, la guida verso il bene e il meglio con la sua Provvidenza.
Scrive:
“… in questo giorno intendo fare, col più grande affetto possibile, tanti atti di amore quante sono le stelle del firmamento, gli atomi dell’aria, la sabbia del mare, le foglie degli alberi, le gocce d’acqua nel mare e nei fiumi, i pensieri degli uomini che furono e che potranno essere, anzi quanti sono i momenti di tutta l’eternità”.
Sono appena tornato dal bellissimo ambiente di Cefalù.
Mi ha colpito, come altre volte, l’immensità del mare, la trasparenza e limpidezza delle acque, la sua maestosità e la sua vicinanza, per vari motivi, alla vita delle persone.
Pescatori, bagnanti, gente di varie nazionalità desiderosa di relax e di recupero psicofisico.
Inoltre mi ha fatto impressione il suo rapporto con la terraferma. A volte sembra che giochi e si diverta con la sabbia. La trasporta, infatti, da un punto all’altro della lunga spiaggia.
Dove prima c’erano le rocce ora queste sono sommerse dall’arena. Dove in alcuni tratti c’erano 6 file di ombrelloni, dopo una notte di spostamenti, ora le file sono diventate 4 perché due sepolte o “trasferite” altrove. Il bagnasciuga percorribile con facilità il giorno dopo diventa impegnativo per la presenza nuova di sassi e detriti vari.
Ho pensato: l’immensità di Dio si incontra con la realtà umana! La accarezza, la plasma, la trasforma, la cambia a volte anche con qualche sofferenza. Ma la rende migliore, perché manifesta sempre il suo amore infinito, personale, gratuito e… trasformante.
Grazie, Signore, della tua presenza in mezzo a noi come Provvidenza!
Don Marco Demattè