Leonardo Murialdo il 14 ottobre 1840 scrive da Savona, dal collegio dei Padri Scolopi, alla sorella Aurelia:
Car.ma Aurelia,
comincio questa lettera col dirti che credevo che tu venissi a trovarmi insieme alla Mamma. Sono stato deluso su questa mia aspettativa, ma sarà un grande piacere la prima volta che vorrai venire.
Oh che contento quando per la prima volta vedrò e potrò baciare per la prima volta la piccola Nipotina!
So dalla Mamma che è molto vivace, mi mostrò il suo ritratto.
Ti dico anche che, avendo saputo alcuni Padri (qui del Collegio) che tu stessa la allatti, lodarono il fatto perché tu non vuoi essere madre dei tuoi figli a metà.
Tuo aff.mo fratello Leonardo
Clima di famiglia, una delle linee pedagogiche murialdine che siamo chiamati a seguire nel nostro impegno educativo quotidiano.
Questo clima il Murialdo lo ha sperimentato personalmente e realizzato fin dalla sua infanzia, quando tutta la famiglia era unita e felice, nella sofferenza per la morte del padre, quando è stato staccato dalla madre e dalle sorelle e inserito in una struttura educativa lontana da casa.
Ma come emerge anche da questa lettera del dodicenne Leonardo il rapporto affettivo con la madre e la sorella è molto intenso. La bontà e la gioia delle visite che la mamma gli faceva in collegio, l’incontro con la sorella che questa volta è mancato e che gli ha procurato un po’ di disagio, la contentezza per l’arrivo della nipotina ed il suo grande entusiasmo (ha ripetuto in poche righe per tre volte la frase “per la prima volta”) per essere diventato zio.
A questo clima di famiglia partecipano pure gli educatori, i Padri del collegio, messi a conoscenza anche di particolari scelte familiari (l’allattamento) non proprio di loro pertinenza.
Grazie Leonardo per questo tuo semplice scritto da cui emerge la tua forte carica di affetto, tenerezza, condivisione, familiarità.
Don Marco Demattè