Mercoledì scorso è stata la festa della donna.
Da quando lavoro come educatrice al Centro Socio Educativo Territoriale l’Arca di Storo, mi è capitato di trattare la tematica del femminile diverse volte e sotto diversi aspetti.
Con le minori delle elementari ho letto alcune pagine del libro Favole della Buonanotte per Bambine Ribelli. È un testo che illustra la storia di diverse donne che, nel corso degli anni e in diverse parti del mondo, hanno fatto la storia per essere state “le prime”.
La prima infermiera in un paese arabo. La prima ciclista donna.
È facile per queste bambine credere di poter essere chi vogliono in un futuro. Ma non è sempre stato così.
Ancora oggi c’è chi può rendere questo percorso difficile e riteniamo sia giusto parlarne.
Con le ragazze della scuola media, invece, abbiamo trattato il tema della donna da un punto di vista differente, attraverso un percorso su affettività e sessualità. Abbiamo affrontato tematiche importanti come lo sviluppo e i cambiamenti del corpo femminile, il consenso, l’emancipazione, i femminicidi, le spose bambine.
Abbiamo poi affrontato la tematica anche con i ragazzi.
Nonostante le costanti battute e provocazioni alle compagne, si sono dimostrati aperti a sostenere la causa dei diritti e della parità di genere, offrendo interessanti spunti.
Durante gli interventi che sono stati fatti, si è notato come sia fondamentale la componente culturale e la storia del paese di origine della famiglia.
Nonostante i diversi punti di vista, rimane fondamentale per noi, all’interno del nostro lavoro quotidiano, sostenere i minori nel loro percorso di crescita in un’ottica di autodeterminazione e mediazione culturale.
Alice, educatrice del centro socio educativo territoriale L’Arca