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Dal 17 al 21 aprile, in veste di Referente dell’Accoglienza Italia per il Consiglio Provinciale, ho avuto una gioiosa opportunità. Sono stato in visita a tre comunità/opere che vivono l’Accoglienza Murialdina in Puglia, precisamente a Foggia, Taranto e Lucera.

Innanzitutto ho vissuto personalmente l’esperienza di incontro con le tre comunità Giuseppine che condividono una bella spiritualità murialdina. Sono aperte all’accoglienza e sanno mettere a disposizione tempo e relazione fraterna perché l’ospite si senta a proprio agio.

Anche la visita a san Giovanni Rotondo, alla tomba di Padre Pio, ha arricchito le mie conoscenze e la mia ecclesialità. Ho visto opere murialdine molto inserite nel territorio e nella ricerca e nell’impegno di risposta sempre più puntuale alle richieste dell’ambiente in cui operano, a servizio dei giovani anche in particolari difficoltà.

Alcuni valori mi sembrano importanti da sottolineare.

Le tre realtà sono diverse e non solo per l’aspetto organizzativo che le sostiene.

Foggia manifesta una certa fatica nell’aspetto progettuale. Attualmente hanno solo un Centro Diurno, con problemi rilevanti in fatto di contributi economici locali ed altre problematiche di salute delle sue operatrici. Stanno, però. ristrutturando l’ex appartamento delle suore che sono andate via, per promuovere altri servizi territoriali

Lucera esprime molta vivacità con il Centro Diurno e due Residenzialità. Soffre qualche problema economico in fase di superamento. Gli accolti e gli operatori sono ben inseriti nelle attività dell’oratorio parrocchiale che occupa molto spazio ed è ricco di iniziative sportive, culturali e formative.

Taranto è orientato soprattutto a promuovere e sostenere l’avvio al lavoro e all’imprenditoria. Hanno una ricca organizzazione di laboratori che avranno presto collocazione unitaria a Martina Franca. Ho potuto incontrare giovani imprenditori nel campo dell’informatica, del commercio, dell’alimentare con una eccellente pasticceria, della sartoria, anche nel confezionamento di abiti da sposa, della lavorazione del vetro, del servizio sanitario di cura e tutela della salute tenendo presente l’ambiente in cui la realtà è inserita. Le acciaierie di Taranto, infatti, sono vicinissime.

Tutte le realtà educative sono sostenute dalla Comunità sia Religiosa che Parrocchiale e la maggior parte degli animatori-operatori proviene ed è collegata con la Pastorale Murialdina dell’Opera.

Inoltre ognuna di esse, e questo è oltremodo positivo, sta pensando come superare le difficoltà economiche, di relazione, di rapporti con l’Ente pubblico, e dare continuo rilancio alla propria presenza carismatica nel territorio.

È stata una visita “di lavoro”, ma ho potuto costatare che ci sono anche belle spiagge: magari si potrebbe, a breve, ripetere la visita …

don Marco Demattè