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Si dice che sia molto importante educare i bambini ad un corretto rapporto con gli animali anche per il fatto che la nostra società ha perso quel contatto diretto con natura e altre specie. Come sottolinea il filosofo, Roberto Marchesini: i bambini di oggi conoscono Peppa Pig ma non il maiale, Bugs Bunny ma non il coniglio, Silvestro ma non il gatto e via dicendo. È fondamentale quindi considerare la relazione tra il bambino e gli animali come una componente fondamentale della sua crescita, attraverso percorsi esperienziali autentici dove si sviluppano in modo positivo dialogo ed empatia.

Proseguendo la sua analisi, Marchesini sostiene che nella relazione con l’animale assistiamo all’emergere di emozioni quali stupore, meraviglia, curiosità … emozioni che spingono all’apertura e facilitano l’apprendimento (l’animale come attivatore emozionale). Ad un incremento dell’interazione e dell’azione: vi è il desiderio di incontrare l’animale, di conquistarselo attraverso il cibo, di costruire un ponte comunicativo, di vivere bei momenti con lui (l’animale come facilitatore sociale); ad un aumento delle motivazioni che spingono al fare. Inoltre, in presenza di una gruppo, si osserva una maggiore coesione nell’interazione tra i partecipanti.

Nel corso dell’ultimo mese con i bambini e i ragazzi dei Centri Diurni socio-pedagogici di Laives siamo entrati in contatto con il meraviglioso mondo degli animali, osservando e mettendo in pratica nel concreto la riflessione sopracitata. Abbiamo scoperto di avere tra noi grandi appassionati di animali e dolci “coccolatori”.

A partire da malga Cislon abbiamo accarezzato dolci maialini ribattezzati da noi Giulia e Tina, un gattino, varie galline e delle strane caprette dal pelo lungo. La vicinanza ad una mandria di mucche ci ha ispirati anche ad imparare a fischiare con l’erba e senza farlo apposta le abbiamo fatte scappare tutte!

Seconda tappa Oasi faunistica “BelPark” a Spormaggiore. Non ci sembrava vero di poter vedere tutti quegli animali selvatici in un solo posto: orsi, lupi, lince, alce, gufo reale. Alcuni si sono mostrati a noi e siamo riusciti a salutarli, altri si erano nascosti per bene e nonostante il nostro attento sguardo non siamo riusciti a vederli. In ogni caso abbiamo scoperto numerose curiosità su questi animali e abbiamo potuto accarezzare le caprette della fattoria, osservare coniglietti e piccoli pulcini. Ciò che ci ha particolarmente stupito sono stati i pavoni, che a nostra insaputa, abbiamo visto volare!

Terza tappa il Tierwelt Rainguthof (Fattoria Rainguthof). Qui abbiamo trovato vari animali della fattoria liberi di scorrazzare per tutto l’ambiente: galline, maiali, pecore, capre. Quante carezze e che bellezza dare loro da mangiare. Abbiamo incontrato anche mucche, pony, daini, ghiri,  pappagalli, scoiattoli e persino due cammelli!

Per concludere i nostri appuntamenti con gli animali, siamo stati al passo Oclini dove abbiamo conosciuto Martina e Julika e il meraviglioso mondo dei cavalli. Immersi in un paesaggio da cartolina ci siamo presi cura di loro. Li abbiamo pettinati e puliti, scoperto le loro abitudini e cosa piace loro mangiare. Non potevamo anche questa volta esimerci dal coccolarli! Abbiamo conosciuto Supi e Aria, ma anche tre cagnoloni adorabili Nebbia, Tudor e la sua mamma Kira.

Giocando al telegiornale abbiamo chiesto ai nostri bambini e ragazzi con un’intervista cosa avessero apprezzato di queste gite. Di seguito abbiamo riassunto le loro impressioni:

Mi piacciono gli animali perché sono carini e simpatici!

Mi piace accarezzare gli animali e abbracciarli!

È stato bello stare in mezzo agli animali, dare loro da mangiare!

Mi piacciono i pony perché mi fanno sentire tranquilla!

Mi piacciano i maialini e gli altri animali perché sono soffici. Sono tranquillo quando tocco gli animali!

Avevo paura per le mie pizzette perché una capretta ha provato a mangiarle, ma mi sono sentito bene a stare in mezzo a loro!

Mi piacciono tantissimi i cavalli voglio tornarci ancora a vederli!

Grazie a queste esperienze alcuni bambini hanno superato la paura di toccare gli animali, di essere morsi nel dare loro da mangiare e abbiamo notato come si siano rilassati molto, rispettandoli e prestando attenzione che altri non facessero loro del male o li infastidissero.

É come se grazie a questi animali fossimo entrati in contatto con la parte migliore di noi, autentica, quella più bambina e dolce, priva di pregiudizi e aspettative.

Sara, educatrice del Centro diurno socio-pedagogico Allerlei di Laives