Dio, quando fu giunto il tempo stabilito, mandò suo Figlio. Egli nacque da una donna e fu sottoposto alla Legge per liberare quelli che erano sotto la Legge e farci diventare figli di Dio. E siccome siete suoi figli, Dio ha inviato nei vostri cuori lo Spirito di suo Figlio che esclama: ‘Abbà!’, ossia ‘Padre!’. Non siete dunque più schiavi, ma figli. E se siete figli siete anche eredi. Così vuole Dio. (Gal 4)
Dio – Figlio – donna – Spirito – Padre – figlio – erede – parole che “sanno” molto di famiglia, di amore, di incontro generativo, di riconoscimenti nuovi, di disponibilità reciproche, di aiuto a crescere, di dono gratuito, di generosità, di affetto, di tenerezza, di misericordia…
Anno Santo e Festa del Natale si aiutano a vicenda per aprire il nostro cuore allo spirito di famiglia, alla condivisione, alla corresponsabilità, al riconoscimento vicendevole dei doni e dei carismi, alla valorizzazione delle doti di ciascuno, al perdono reciproco, all’impegno per superare pregiudizi e chiusure, alla passione per incontrare le esigenze dell’altro, riconoscerle e servirle, alla volontà di mettersi continuamente in gioco cercando di migliorare il comportamento degli altri iniziando da noi stessi; confidando soprattutto nell’aiuto e nella comprensione di CHI per primo ha amato noi e ci ha riconosciuti e valorizzati come suoi figli.
Don Marco Demattè




