Essere educatrice in una comunità socio educativa per minori in tutela come Cipì Haus vuol dire nutrire e accudire, essere base sicura, protezione e tenerezza. Vuol dire accettare la mancanza delle figure di riferimento dei bambini che accogliamo, legittimandola e alleviandola anche se non sempre è possibile.
È accorgersi ogni giorno dei piccoli progressi, gioire delle piccole conquiste e scoprire capacità sempre nuove e sempre diverse. È valorizzare l’identità di ogni minore accolto, aiutandolo a conoscersi e a scoprirsi ogni giorno.
Essere educatrice a Cipì non significa prendere il posto delle figure genitoriali, ma accompagnare gli accolti nella loro crescita e sostenerli giorno per giorno in questo piccolo grande viaggio insieme. Siamo qui per scrivere con loro questo pezzo di storia, tenendo conto della complessità educativa e relazionale.
È lavorare in equipe, condividere progetti così come momenti di serenità e difficoltà, ognuno con le proprie differenze. È un lavoro che smuove tanto, che fa crescere insieme ai bambini e alle bambine e che regala infinito amore anche a noi.
Si, siamo educatrici ed educatori a Cipì Haus non solo perché “ci piacciono i bambini” ma per dare il nostro meglio, con professionalità e competenze diverse, nella fitta rete di stimoli, emozioni e sfide che il quotidiano della comunità offre ai bambini che la abitano e a chi, come noi, li accompagna in questo pezzetto della loro vita.
Francesca, educatrice della Comunità Socio Educativa Cipì Haus