Fase 1:Inserimento nell’ente, conoscenza e socializzazione
Durante il primo periodo di inserimento il/la giovane conoscerà l’ente e il contesto organizzativo attraverso una dettagliata illustrazione dell’organizzazione da parte dell’Olp e della coordinatrice. Il/la giovane avrà modo di conoscere come è strutturata la Comunità Murialdo in Trentino Alto Adige e più nel dettaglio i servizi e il personale qualificato che opera presso i centri di Villa Rizzi a Sardagna.
Già dai primi giorni il/la giovane parteciperà alla quotidianità dei ragazzi ospiti sempre con la presenza di un educatore. Il suo ruolo sarà più di osservazione e conoscenza. In questa prima fase il responsabile avrà cura di fornire le indicazioni necessarie per la sicurezza sul lavoro. (il ragazzo/a potrà poi partecipare al corso base sulla sicurezza di 12 ore organizzato da Formazione&Sviluppo
Fase 2: Coinvolgimento attivo nel servizio
Dopo una prima fase di inserimento e osservazione il/la giovane, in affiancamento al personale esperto e in modo graduale, svolgerà le seguenti attività:
- collaborazione alla progettazione e realizzazione del programma personalizzato con le relative azioni e attività, mediante riunioni d’equipe e coi servizi sociali invianti;
- affiancamento dei minori nelle attività giornaliere con l’obiettivo di far acquisire loro una piena autonomia personale: cura di sé, dell’abitazione, gestione del proprio tempo e del denaro etc.;
- vivere la quotidianità operativa della struttura dove gli ospiti consumano i pasti, dormono, curano i propri spazi, partecipano alle attività collettive;
- attività di sostegno scolastico in favore dei minori che necessitano di aiuto: il/ la giovane in SCUP si dedicherà al sostegno secondo quelle che sono le sue conoscenze, professionalità, attitudini ed interessi;
- realizzazione dei laboratori espressivi, sportivi e ludico-ricreativi con preparazione dei materiali, organizzazione dei tornei sportivi, etc. e incentivazione alla partecipazione degli ospiti e pari del territorio;
- accompagnamento dei minori nelle attività che svolgono fuori dalla comunità: a scuola, presso strutture socio-sanitarie, nei negozi, presso centri di aggregazione, ricreativi e sportivi; l’accompagnamento in queste attività, prosecuzione del programma educativo, sarà un’opportunità per il/la giovane in servizio civile di creare un legame col minore, avvicinandosi a lui anche in contesti “non formali”, e per questo più liberi e spontanei.
- Partecipazione alle attività formative e di supervisione dell’equipè educativa.
Fase 3: Attivazione nel territorio
Il progetto prevede anche una fase di sostegno e guida ai minori stranieri per conoscere ed entrare in relazione con il territorio che li ospita. Verrà dato spazio al/alla giovane in SCUP di ideare e proporre una serie di interventi/laboratori con lo scopo di far conoscere il territorio,la comunità locale e l’inserimento dei ragazzi nel contesto territoriale di riferimento. Da semplici racconti/letture di storia, tradizioni e vita locale si possono strutturare uscite didattiche e ricreative anche in sinergia con associazioni/ enti del territorio. Interessante la partecipazione dei minori ospiti ad eventi/incontri proposti dalla popolazione come avvenuto nello scorso anno per manifestazioni quali mercatino di Natale, Sardagna in Fiore, giornata mondiale del rifiugiato,…
Infine uno sguardo anche al volontariato locale con la distribuzione di cioccolata calda nelle festività di dicembre ed anguriata d’estate oltre alla partecipazione attiva nelle manifestazioni organizzate in struttura.
Fase 4: Valutazione e riprogettazione
In conclusione del percorso annuale il/la giovane predisporrà con l’OLP di riferimento le pratiche di valutazione e darà il suo contributo nell’elaborazione di un nuovo progetto di servizio civile considerando punti di forza e debolezza del presente progetto, così come è avvenuto nel precedente.