Filastrocca “L’anno nuovo” di Gianni Rodari
Indovinami, Indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno!
All’inizio di questo 2023 vogliamo augurarvi e augurarci di riempire queste pagine bianche, che abbiamo difronte, di parole gentili, gesti di cura, giochi spensierati.
Avere occhi nuovi per cogliere l’insperato, orecchi attenti ai bisbigli del cuore, mani salde da tendere all’altro.
Praticare l’impegno, la fatica, lo studio per rendere il mondo un pochino più bello.
Saper so-stare nell’incertezza e nella scomodità del non sapere cosa sarà, per stupirci ancora una volta di cosa avverrà!
Paola, educatrice del centro socio educativo territoriale Il Cortile