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Nelle ultime settimane, in previsione della giornata mondiale della poesia del 21 marzo, ci siamo interrogati su quale peso hanno le parole che usiamo nelle relazioni quotidiane.

In particolare ci siamo chiesti quale possa essere il peso di quelle parole che regaliamo a chi ci è vicino e di quelle che ci regalano poeti e cantanti, parole spesso alleggerite o appesantite (a seconda dei gusti) da musica e ritmo.

Abbiamo fatto fatica a trovare uno strumento condiviso che potesse funzionare da bilancia, ma l’abbiamo trovato: Youtube!

Per gli spazi del centro hanno risuonato e risuonano musiche e parole che spesso regalano bellezza e ponti fra generazioni. Alcune volte danno disgusto, altre silenzi.

Parole che spesso sorprendono, a volte urlate, eco di sentimenti, dette senza coglierne il senso.

Abbiamo trovato una risposta. Le parole hanno sempre un peso che colpisce e lascia il segno, ovunque arrivino e da chiunque le invii.

Per questo bisogna maneggiarle con cura e con cuore! Un cuore gentile, come dicono le parole di una canzone che ci ha regalato una ragazzina del centro.

Cuore
Ho sempre sognato che qualcuno facesse una
Canzone che iniziasse con il mio battito del cuore
Quel qualcuno è Nessuno
E la canzone si intitola
“Cuore”

Questa canzone te la
Presento si chiama “Cuore”
Questa canzone sarà
Solo per poche persone
Se vuoi ti anticipo che parlerà d’amore
Se non hai voglia di ascoltare cambia pure autore
Non è un problema, tranquillo
Non mi offendo
Ma ora non ho tempo
Ora sto scrivendo
Per tutte quelle persone
Che piangono da sole
Tutte quelle persone
Che piangono a parole

L’equipe del centro socio educativo territoriale “Il Cortile”