Sappiamo bene quanto le relazioni tra i ragazzi possano essere difficili e come, troppo spesso, si possano osservare dinamiche disfunzionali di interazione tra una “vittima” e uno o più “prepotenti”. Siamo anche perlopiù consapevoli di come tali dinamiche si caratterizzino di azioni “dirette” e/o “indirette”, di cui le prime, verbali e/o fisiche, presuppongono un attacco frontale da parte del bullo mentre le seconde, di tipo prevalentemente diffamatorio, si realizzano in maniera invisibile, nascosta, ma non per questo meno dolorosa; ciò che probabilmente non conosciamo sono l’incidenza e la diffusione in termini di sesso, area geografica, etnia nonché i tratti caratteristici, tipicizzanti delle manifestazioni riconducibili ad atti di bullismo nelle diverse fasce d’età, dati, quelli poc’anzi elencati, che in un’ottica di studio, analisi, prevenzione ed intervento non possono e non devono essere sconosciuti. Ad informarci nel merito ci ha pensato l’Istat che nel 2023 ha svolto un’indagine “Bambini e ragazzi: comportamenti, atteggiamenti e progetti futuri” cui hanno aderito più di 39.000 ragazzi nella fascia d’età 11-19, che ci ha fornito un quadro decisamente poco rasserenante della situazione attuale: 1 ragazzo su 4 (25%), con maggior prevalenza nel sesso maschile, subisce atti di bullismo (verbale nella fascia d’età 11-13, fisico nel range 14-19) e l’8% di cyberbullismo. Il 12% delle ragazze under 14 è vittima di esclusione ed isolamento, anche se, con il trascorrere del tempo, l’indagine ha dimostrato come questo tipo di violenza tenda a lasciare il posto a quella fisica. Le regioni maggiormente colpite sono quelle del Nord-Ovest, con un aumento fenomenologico tra ragazzi di origine rumena e ucraina.
Un quadro dalle note decisamente cupe se pensiamo alla portata delle conseguenze psicologiche, relazionali e sociali che questo fenomeno porta con sé.
E’ in questo contesto che la Comunità Murialdo Trentino Alto Adige IS , da sempre sensibile al disagio giovanile, a seguito della programmazione del Distretto Famiglia della Valle del Chiese propone il progetto Tutti insieme … un solo obiettivo … STOP AL BULLISMO , tre serate di approfondimento dedicate al tema: grazie alla presenza di ospiti qualificati, si cercherà di analizzare il fenomeno del bullismo sotto molteplici punti di vista, per capire come prevenirlo, come riconoscerlo e come intervenire a tutela dei ragazzi. Il progetto è realizzato grazie al supporto di Fondazione Franco Demarchi e l’Agenzia di Coesione sociale della PAT e vede la compartecipazione della Coop. Incontra e dell’Istituto Comprensivo della Valle del Chiese.
Durante gli incontri, a completamento degli approfondimenti pensati per i ragazzi ed i loro genitori, verrà dato ampio spazio all’ambiente scolastico, al ruolo dei docenti, alle loro possibilità d’intervento, alla normativa vigente e alle iniziative virtuose di contrasto a questo fenomeno, che ogni istituto potrebbe attivare. La scuola, infatti, essendo il principale luogo di aggregazione giovanile, è anche quello in cui più facilmente si sviluppano e si concretizzano relazioni disfunzionali e questo rende necessaria la formazione del personale che opera quotidianamente negli istituti. Le serate, ad ingresso libero, sono aperte a tutti, ma, in particolare, rappresentano un’importante occasione di sensibilizzazione, approfondimento e confronto per ragazzi, genitori, docenti e operatori socio-assistenziali
Di seguito il programma previsto:
I° serata: giovedì 23 ottobre 2025 ore 20.30 presso l’oratorio di Storo
Titolo: “Non è uno scherzo” con interventi dott. Romaniello, dott. Bisanti e prof. Collini
II° serata: Giovedì 6 novembre 2025 ore 20.30 presso il Centro di Aggregazione giovanile Pieve di Bono
Titolo “Riconoscere per prevenire: come individuare i segnali del bullismo” con interventi dott.ssa Baldo e dott. Maiorana
III° serata: giovedì 20 novembre 2025 ore 20.30 presso la sala polifunzionale di Bondo
Titolo: “Costruire il rispetto: web, casa scuola e media “con interventi dott. Caucchioli, dott. Maiorana dott. Filagrana.
Ilaria, educatrice de L’Arca




