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Al rientro delle vacanze natalizie, abbiamo organizzato una gita alla sala trampolini Easy Jump di Egna, per poter permettere ai bambini e alle bambine dei Centri Diurni “Allerlei” e “C’entriamo” di divertirsi in tutta sicurezza.

Quando abbiamo comunicato ai bambini il programma della gita, erano tutti molto entusiasti.

Il giorno della gita, ognuno di noi ha portato il pranzo a sacco ed un paio di calzini anti-scivolo. Abbiamo mangiato i nostri pranzi e poi siamo partiti alla volta di Egna.

Siamo usciti dal centro e ci siamo diretti verso la fermata del bus per arrivare alla stazione di Laives, dove abbiamo preso il treno diretto ad Egna.

Durante il viaggio, A. ha raccontato di aver viaggiato per la prima col treno in compagnia della sua mamma e della sua nonna per poter raggiungere una “piscina grande grande” ed il viaggio è stato “lungo“.

G. era molto euforica di viaggiare col treno, perché per lei era la prima volta.

Una volta arrivati alla stazione di Egna abbiamo iniziato la nostra passeggiata verso l’Easy Jump, con non pochi intoppi!

Inizialmente ci siamo affidati al navigatore, perché nessuno di noi conosceva la strada giusta

In un secondo momento M. ha iniziato a farci strada, dicendo fiero “io conosco la strada!”. Ma purtroppo, dopo pochi minuti di cammino, ci siamo accorti che non era proprio così.

Siamo tornati quindi a seguire il navigatore e, a metà percorso, M. ha confermato “Ah si è ovvio, è questa la strada!”.

Raggiunto l’Easy Jump, i bambini erano così eccitati all’idea di saltare che non avevano alcuna voglia né di aspettare il proprio turno né di togliersi la giacca e le scarpe.

Quando è arrivato il nostro momento, siamo saliti sui trampolini, abbiamo ascoltato le regole spiegateci da un istruttore della palestra e poi ci siamo scatenati per un’ora.

Abbiamo fatto delle gare sui salti più alti, giocato a basket, saltato insieme, scalato dei cubi saltando, finendo così il nostro turno molto stanchi e sudati, ma felici.

Durante il viaggio di ritorno, G. ha condiviso le sue impressioni sulla giornata dicendo “Mi sentivo un pulcino che vola!”.

Barbara e Anna, educatrici del centro diurno socio – pedagogico Allerlei