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Per tutti i minori accolti al centro socio educativo territoriale “Il Cortile”, dopo un’estate passata all’aria aperta, è stato difficile rinunciare a trascorrervi tanto tempo.

Niente più gite e bagni a Rio Cavallo, pomeriggi al parco, gite fuori porta.

L’inverno è arrivato e con lui il freddo e il protrarsi delle limitazioni a causa dell’emergenza sanitaria.

Tutto questo ha fatto sì che gli spazi del centro venissero vissuti quotidianamente e davvero intensamente.

Il grande divano accogliente, ogni angolino del centro, lo spazio dietro alle porte, gli armadietti, gli stendini, uno scatolone.

Ogni cosa è diventato un nascondiglio perfetto. Ed è incredibile come ogni giorno i ragazzi riescano a trovarne di nuovi.

Il divertimento nel vedere, dal proprio nascondiglio, gli educatori e i compagni che continuano a cercare, passando da una stanza all’altra.

Lo sguardo divertito quando dopo minuti, che sembrano ore, passati quasi a trattenere il fiato, si viene scovati.

Il centro, giorno dopo giorno, diventa sempre più delle persone che lo vivono. Come le pareti, che, inizialmente bianche, ora sono sempre più colorate, traccia delle attività fatte insieme.

Un divertente gioco che spesso viene fatto è quello di costruire una tenda che crea il set di innumerevoli e fantasiosi giochi di finzione. Bastano delle coperte, dei libri, delle mollette, dei materassini e la costruzione prende forma, ogni volta diversa da quella precedente, con una funzione che varia in base al volo dell’immaginazione. Insieme si decide cosa diventerà: una casa, una tana della ferocissima tigre, il posto dove l’orso è andato in letargo o dove vive un mostro terrificante.

Ogni bambino costruisce il personaggio che vuole essere e via! Piano piano la trama prende vita, sempre con sviluppi stupefacenti.

Una casa nel centro, in un centro che è anche un po’ casa.

L’equipe del centro socio educativo territoriale “Il Cortile”