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Con l’arrivo delle calde giornate di giugno, le piante messe a dimora dai ragazzi del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “Villa Rizzi” durante la primavera negli orti di Sardagna e Trento, stanno cominciando a dare i loro frutti.

In questi giorni, a Sardagna nei nostri appezzamenti, le prime zucchine hanno già fatto capolino assieme a qualche cespo di insalata.

Nonostante la pioggia che ha caratterizzato il mese di maggio, i fiori di sambuco sono arrivati puntuali come non mai, con il loro esaltante profumo.

Attraverso una lunga e accurata raccolta e lavorazione dei fiori, si ricava il famosissimo e apprezzatissimo SCIROPPO DI SAMBUCO, bevanda rinfrescante e dissetante tipica delle estati trentine.

Lo sciroppo è un trasformato che possiamo descrivere come un concentrato liquido ricavato appunto, dai fiori di sambuco, con l’aggiunta di limone, acqua, zucchero e acido citrico, niente di più.

La preparazione è semplice, ma come sempre richiede attenzione e pazienza. È, infatti, necessario in ogni passaggio, anche il più banale, essere concentrati sulla mansione che si sta svolgendo: a partire dalla pesa dei vari ingredienti, al filtraggio, la sterilizzazione delle bottiglie, il riempimento delle stesse e l’etichettatura finale.

In queste mansioni i ragazzi del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “Villa Rizzi” si mettono in gioco, da chi si cimenta nella faticosa raccolta dei fiori dalla pianta, a chi invece si prepara con camice e cuffia nel laboratorio per maneggiare le materie prime, per garantire la massima igiene in tutto l’iter di trasformazione.

Grazie a questi momenti di generale collaborazione e lavoro di squadra, tutti quanti, sia i ragazzi sia gli educatori, imparano quanto sia importante l’aiuto dell’altro e quanto questo possa fare la differenza nella riuscita di un obiettivo comune.

Gloria, educatrice del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “Villa Rizzi”