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L’espressione “I miei buoni propositi per il nuovo anno sono…” vi dice qualcosa?

Ogni primo gennaio, quasi tutti ci proponiamo di fare più esercizio fisico, spendere meno, essere più gentili, …ma lo sapevate che si tratta di un rituale che ha radici antichissime?

Si parla di quasi 4.000 mila anni fa!

I Babilonesi sono stati tra le prime civiltà a celebrare l’inizio del nuovo anno, allora legato all’equinozio di primavera, festeggiando e ringraziando gli dei per un raccolto abbondante.

I Romani, poi, consacrarono il primo gennaio come inizio del nuovo anno. Prevedevano anche azioni pratiche di rinnovamento come pulire le case, rifornire la dispensa, restituire gli oggetti presi in prestito e così via.

Quindi dai voti fatti dai re babilonesi alle promesse personali dei giorni nostri, questa pratica è mutata nel tempo, ma il fulcro rimane sempre lo stesso: accogliere un nuovo anno con la speranza di diventare migliori.

Ebbene sì, anche noi del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “Villa Rizzi” abbiamo intenzione di cominciare proprio così!

Nei giorni scorsi abbiamo riposato un po’ perché, come ormai sapete, il periodo natalizio è quello in cui il frutto del lavoro durato tutto l’anno vede la sua massima espressione nella vendita dei nostri prodotti.

Ma ora siamo pronti a ricominciare l’anno con i nostri buoni propositi!

Riordinare, contare, organizzare spazi, metodi di lavoro, attività, rifornire un po’ il magazzino, preparare il terreno per le future coltivazioni, pensare a qualche novità!

Insomma vogliamo prepararci al meglio per affrontare il 2025 con la carica e l’energia che ci contraddistinguono.

Magari non riusciremo a fare tutto quello che ci prefiggiamo, ma faremo il possibile per riuscirci!  

Laura, coordinatrice del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi Villa Rizzi