Oggi, 23 maggio 2025, al Laboratorio per l’assunzione dei pre-requisiti lavorativi “Villa Rizzi” ci hanno fatto visita le bambine e i bambini della scuola primaria “A. Degasperi” di Sardagna.
Comunità Murialdo Trentino Alto Adige IS partecipa al Tavolo di lavoro Trento 0-18, che lavora dal 2011 per promuovere la conoscenza e l’attuazione dei diritti sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’ONU il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia il 27 maggio 1991.
Questi diritti permettono ad ogni bambina e bambino di “stare bene” crescendo, diventando poi futuri adulti responsabili, capaci di utilizzare, fin da piccoli, le proprie capacità per il bene loro e per quello della loro famiglia e della comunità in cui vivono.
La Convenzione infatti riguarda tutti gli aspetti della vita dei minori e sancisce il diritto alla salute fisica, allo sviluppo armonico della personalità, alla scoperta e valorizzazione delle proprie capacità, alla positività delle relazioni familiari e sociali, alla protezione dagli abusi, alla libertà di essere informati ed esprimere le proprie opinioni, all’educazione al rispetto degli altri e dell’ambiente in cui vivono, alla partecipazione alla vita sociale e culturale del territorio.
Visto l’avvicinarsi della data in cui avviene il 34° anniversario della ratifica italiana, l’equipe del laboratorio di “Villa Rizzi” ha pensato a delle attività, che si soffermassero in particolare sul diritto all’educazione, focus che il Tavolo 0-18 ha posto per quest’anno con la rassegna Diritti in movimento.
L’attività è iniziata con il “giro fra i diritti”, abbiamo condiviso alcune riflessioni partendo dai pannelli che riportavano alcuni tra i principali diritti, illustrati con i disegni fatti dai bambini e ragazzi di Trento che nel 2017 hanno partecipato al concorso “Dritti ai diritti”.
Abbiamo proseguito con tre diverse attività pensate in base alla diversa età dei bambini presenti: un gruppo ha dato libero sfogo alla creatività raffigurando ciò che significa il diritto all’educazione, un altro ha conosciuto la storia di Malala Yousafzai e un altro ancora ha ragionato sulla differenza tra diritto e dovere, su quanto essi procedano insieme verso un’unica meta.
Ringraziamo il Tavolo di lavoro 0-18 per la grande opportunità di poter riflettere e proporre attività a partire da una tematica così importante.
Siamo grati anche agli insegnanti e ai bambini della scuola primaria di Sardagna, per aver colto l’invito e aver partecipato con entusiasmo.
Condividiamo la filastrocca che abbiamo consegnato come ricordo alle bambini e ai bambini…
Una scuola grande come il mondo
C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così…
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno puo’ fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
Gianni Rodari