In questa cornice meravigliosa che ci regala Sardagna, i ragazzi di “Villa Rizzi” sono ogni giorno impegnati nella raccolta di ortaggi ed erbe officinali. Guardano il cielo estivo sempre più azzurro sperando in un po’ di pioggia.
Gli ortaggi e le piante officinali hanno sì bisogno di sole e giornate calde per maturare, ma anche, come per noi, l’idratazione è estremamente importante.
In questo periodo purtroppo la siccità non sta aiutando nella coltivazione.
La siccità è un evento di carenza prolungata dell’approvvigionamento idrico, che sia atmosferico, acque superficiali o sotterranee. Può durare mesi o anni. Dal punto di vista umano, la siccità non è semplicemente un fenomeno fisico. È un evento che segna la rottura dell’equilibrio tra la naturale disponibilità d’acqua e il consumo che ne fanno le attività umane. Può causare gravi danni sia all’ecosistema naturale sia alle attività agricole delle zone colpite.
Le verdure faticano a maturare a causa della carenza d’acqua. L’acqua che riusciamo a fornire noi alle coltivazioni non è comunque sufficiente in quanto il caldo di queste giornate ne fa evaporare subito un’elevata percentuale.
Un orto di 100 m2, coltivato con assortimento di specie, ha un fabbisogno giornaliero massimo di circa 500 litri di acqua. Ma l’ormai carenza di quest’ultima anche nelle fonti idriche da cui attingiamo, non permette la giusta irrigazione.
I ragazzi del Laboratorio per l’acquisizione dei prerequisiti lavorativi, sperano in questi giorni di poter alzare gli occhi al cielo, vederlo nuvoloso e sentire il rumore leggero ma potente della tanto preziosa pioggia.
Martina, educatrice del Laboratorio per l’acquisizione dei prerequisiti lavorativi “Villa Rizzi”