“La strada si riempì di pomodori, mezzogiorno, estate, la luce si divide in due metà di un pomodoro […]“
Così scriveva Pablo Neruda nella sua poesia “Ode al pomodoro”, in un’esaltazione di colori, immagini, profumi, sapori ed…emozioni!
Dopo un lungo e faticoso lavoro di preparazione dei campi, finalmente, tra i verdi filari, spicca il rosso intenso dei primi pomodori giunti a maturazione.
Ma facciamo un passo indietro!
Eravamo alla fine dello scorso inverno, quando abbiamo cominciato a predisporre il campo. Prima abbiamo arato il terreno, poi installato il sistema di irrigazione a goccia.
Successivamente, dopo la piantumazione, abbiamo installato i tutori in canna di bambù, per permettere la legatura. Alla fine abbiamo costruito una copertura per proteggere le piante dal sole e dalla grandine.
Un lavoro lungo, impegnativo e meticoloso per permettere ai nostri pomodori di crescere bene e in salute!
Così, tra la cura, la raccolta, l’essiccazione, la defogliazione e il confezionamento delle nostre preziose erbe officinali, in queste calde giornate estive, trovano spazio e sostanza anche la cura e la raccolta di questo ortaggio, simbolo della cucina italiana e colonna portante della nostra alimentazione.
Luca, educatore del Laboratorio per l’acquisizione dei prerequisiti lavorativi “Villa Rizzi”.