In queste numerose giornate di pioggia stiamo passando molto tempo all’interno del nostro Centro. Ma questo non ci scoraggia, perché a noi bambini del Centro Diurno Allerlei la fantasia non manca!
Mettici poi che gli educatori ci assecondino anche un pochino e il gioco è fatto.
Stiamo ampliando la nostra gamma dei giochi di ruolo, da “famiglia” all’”ufficio”, “la banca”, “le poste”, “la dottoressa degli occhi”. Insomma, creiamo una piccola società all’interno del nostro Centro dove ognuno ha il proprio ruolo e i propri compiti.
Ci piace indossare vari costumi e rappresentare vari personaggi, anche se non è Carnevale. Lo facciamo tra di noi oppure usiamo le nostre Barbie, creando casette improvvisate e piccole realtà che inventiamo e decoriamo a seconda della giornata.
Svolgere un gioco di ruolo sembra un’attività quasi banale, ma di fatto stimola molte aree dell’apprendimento. Sviluppa la pianificazione attraverso il senso di iniziativa e le abilità sociali, la cooperazione e la comunicazione.
Infatti, il gioco di ruolo amplia numerosi apprendimenti che quotidianamente sperimentiamo!
- La comunicazione e il linguaggio attraverso l’ascolto, l’attenzione e la comunicazione tra i bambini. Durante il gioco i bambini discutono e si confrontano sui ruoli che interpreteranno, collegando idee o eventi nella narrazione dei loro personaggi. Utilizzano toni di voce diversi e il linguaggio del corpo: “io ero la bambina piccola e tu la mia mamma”. “Io ero la sorella e tu la maestra”.
- Lo sviluppo fisico attraverso il movimento e la motricità. Infatti, nel corso della loro interpretazione i bambini si attivano e mostrano competenze di grosso-motricità.
- Lo sviluppo personale, sociale e emotivo, aumentando la fiducia e la consapevolezza di sé. I bambini discutono le loro idee su come giocare e come organizzarsi nei propri ruoli. Rispetto a questa competenza ci stiamo lavorando, perché a volte un pochino bisticciamo.
- La gestione dei sentimenti e del comportamento. Attraverso la relazione recitano sentimenti ed esperienze positive e negative che spesso riflettono le loro abitudini quotidiane. Questo ci permette di restituire loro altri modi di vedere la realtà, attraverso l’esercizio dell’empatia.
- L’alfabetizzazione, che include lettura e scrittura. S. prende gli appuntamenti dei suoi pazienti nel suo quaderno personale con penne colorate, “Come si scrive visita agli occhi?” , poi deve scrivere sul suo computer di cartone la diagnosi e consigliare il paio di occhiali più adatto.
- La matematica attraverso la scrittura dei numeri, ma anche l’utilizzo di forme, spazi e misure. A M. piace fare il banchiere, ha molte carte di credito e i soldi di carta da noi realizzati. “Se hai lavorato bene ti do i soldi, altrimenti no”.
- La comprensione del mondo, che riguarda le persone e la comunità intesa come la loro di appartenenza ma anche quella nella quale vivono. Quando i bambini impostano scenari di gioco di ruolo, dimostrano la conoscenza di vari ambienti. Abbiamo infatti camere da letto sotto il tavolo o stenditoi improvvisati su una sedia rovesciata.
- L’arte espressiva e il design, attraverso l’esplorazione e l’utilizzo di materiali diversi direttamente costruiti da loro o prendendo spunto da quelli presenti nel Centro.
Insomma se volete provare a giocare con noi, non vi annoierete di sicuro! Ogni tanto ci sentirete litigare, ma poi facciamo pace e inventiamo qualcosa di nuovo.
Concludiamo con le parole di Albert Einstein “la conoscenza è limitata mentre l’immaginazione abbraccia tutto il mondo”.
Sara, educatrice del Centro Diurno socio-pedagogico Allerlei di Laives