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La produzione della farina di mais per la polenta è un processo antico e radicato nella tradizione agricola italiana, in particolare nel Nord Italia, dove la polenta è un piatto simbolo della cucina locale.

Le ragazze e i ragazzi del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi sono coinvolti nel percorso che va dalla raccolta del mais fino alla preparazione della farina e al confezionamento.

I sacchetti di farina da 500gr potete trovare anche nel “Tagliere di Villa Rizzi”, abbinati ai nostri crauti e alla nostra giardiniera BIO.

Nelle campagne di Sardagna, tra i filari di erbe officinali e orticole, trovano spazio le alte e inconfondibili piante di granoturco.

Il processo di produzione, che segue il metodo biologico, inizia con la raccolta del mais, che avviene generalmente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quando le pannocchie sono ben mature.

La raccolta viene fatta a mano, staccando le pannocchie direttamente dalle piante. Il mais raccolto viene poi lasciato essiccare per diverse settimane nel nostro laboratorio di essiccazione, in modo che perda l’umidità in eccesso e sia pronto per la successiva fase di lavorazione.

Questo processo è fondamentale per evitare la formazione di muffe e garantire la conservazione del mais per lunghi periodi. Una volta essiccato, il mais viene sgranato, ovvero si separano i chicchi dalla pannocchia. Anche questo passaggio viene effettuato manualmente.

I chicchi di mais vengono poi inviati alla fase di macinazione, eseguita con mulino a pietra,  ideale per ottenere una farina di qualità superiore, in quanto preserva le caratteristiche organolettiche del mais.

Durante la macinazione, i chicchi vengono ridotti in polvere, creando una farina media e gialla, la più comune, grazie alla varietà di mais utilizzata.

Una volta ottenuta, la farina viene conservata in ambienti asciutti e ventilati per mantenerne intatte le proprietà.

Sarà poi pronta per essere utilizzata nella preparazione della polenta, che può essere accompagnata da carne, formaggi o verdure, e rappresenta uno dei piatti più versatili e amati della tradizione italiana.

Luca, educatore del Laboratorio per l’acquisizione dei pre-requisiti lavorativi “Villa Rizzi”